lunedì 28 dicembre 2009

LE OSSA



Le ossa, a seconda di dove sono posizionate e dei movimenti che devono compiere, possono essere:
LUNGHE, ovvero quelle principalmente formate da una parte allungata (simile ad un tubo e chiamata diafisi) e una parte decisamente tonda (detta epifisi). Il femore o l’omero sono un esempio di ossa lunghe.
CORTE, quando sono tanto lunghe e quanto larghe, come le vertebre, il tarso (tallone) o il carpo (polso).
PIATTE, quando sono molto più larghe che lunghe e divengono quindi piuttosto larghe. Un esempio chiarissimo è l’anca o la scapola (spalla).
 
Le ossa sono formate da cellule molto specifiche e da una sostanza consistente che le rende decisamente “dure”. Il tessuto osseo  può essere spugnoso o compatto.
Il primo è essenzialmente quello presente nell’ epifisi, la parte finale e tondeggiante delle ossa più lunghe. All’interno delle sue cavità, simili a una spugna, troviamo il MIDOLLO ROSSO, importante perché produce i globuli rossi. Il secondo è invece quello che riguarda la diafisi, parte più lunga delle ossa e dentro cui circolano i vasi sanguigni e i nervi.
La MEMBRANA che invece ricopre le ossa si chiama periostio ed è grazie a essa che le tue ossa possono crescere e svilupparsi e anche rigenerarsi in caso di rottura. Nelle ossa è inoltre presente anche il MIDOLLO GIALLO, sostanza grassa e nutritiva.
Le ARTICOLAZIONI sono invece il “settore” in cui le ossa si saldano, protette in questi punti di contatto dalla cartilagine, tessuto sottile ed elastico che permette i movimenti, e da un liquido che lubrifica e impedisce l’usura e lo scricchiolio delle due estremità osse. I legamenti, inoltre, tengono insieme tutte le ossa dell’intero apparato, grazie a fibre molto flessibili e resistenti.

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